L’abitudine di bagnarsi è antica quanto il mondo e si è sempre usato fare il bagno più a scopo voluttuario che detergente.
Sembra che gli antichi egizi, soprattutto le donne, facessero più di un bagno al giorno, a partire da uno freddo, poi tiepido ed infine caldo. Quest’ultimo era accompagnato da aromi; seguiva poi un massaggio, sempre con aromi, al viso, al collo e al seno. La stessa cultura del bagno era anche praticata presso gli antichi popoli del Medio Oriente, Siria ed Arabia. I Greci adottarono le abitudini egizie ma con caratteristiche differenti: usavano infatti intrattenersi nel “ginnasio”, luogo composto da una palestra, da un bagno e da una esedre (dove i filosofi discutevano con i loro discepoli dopo che questi avevano fatto ginnastica per il corpo e un bagno caldo per l’anima). I bagni romani, le cosiddette thermae romane, trassero origine dalla fusione del ginnasio greco con il bagno a vapore egizio. Col passare del tempo la cultura del bagno si diffuse in tutto l’impero e, per gli uomini, divenne momento di vita sociale, in quanto i bagni erano pubblici. Alcune terme erano così grandi che potevano ospitare fino a 6000 persone. Potremmo dire in termini moderni, che si trattava di un centro ricreativo polifunzionale: c’erano attrazioni, librerie, centri sportivi di alto livello, piccoli teatri per ascoltare poesie o musica e giardini rigogliosi. Di solito uomini e donne erano separati, ma in alcune terme esistevano delle aree comuni dove poter fare il bagno tutti insieme. Le thermae rappresentavano un’importantissima forma istituzionale della vita romana. Alcune di queste meravigliose costruzioni sono giunte fino ai giorni nostri: le più famose sono quelle dell’imperatore Caracalla, del III secolo d.C, periodo in cui a Roma c’erano oltre un migliaio di bagni pubblici. Erano così organizzati: in una prima stanza chiamata unctuarium ci si spogliava e si veniva cosparsi di oli aromatici ed unguenti vari; di lì si passava nella stanza successiva, il frigidarium, dove veniva praticata una rapida frizione stimolante; c’era poi il tepidarium e infine il calidarium, dove si faceva un bagno al vapore. Questo vapore veniva prodotto da una grande caldaia in cui veniva posto un braciere con sopra dell’acqua che, scaldata, evaporava per tutto l’ambiente. In questa fase si usava di nuovo ungere il corpo con oli aromatici e fare massaggi. Dopo la caduta dell’Impero d’occidente, forse per i grandi costi di manutenzione, forse per un cambio di abitudini e per la distruzione degli acquedotti da parte dei barbari, il bagno cadde in disuso fino al XIII secolo, quando i Crociati riportarono dall’oriente questa abitudine. Bisognerà però attendere ancora quattro secoli per parlare dei “bagni turchi” ed altri due per convincere gli europei a “lavarsi”.
I bagni aromatici possono agire fondamentalmente attraverso due vie: per mezzo dell’olfatto, che cattura l’aroma che si sviluppa quando si versano gli oli nell’acqua prima di immergersi; per via cutanea, quando la sottile pellicola di olio in superficie si stratifica sulla pelle e da lì, superando la barriera idrolipidica, penetra nel corpo, nel torrente circolatorio e linfatico.
Si tenga presente che il bagno tiepido (intorno ai 30°C) è rilassante e sedativo, il bagno caldo (oltre i 35°) se di breve durata è tonificante, se di lunga durata è debilitante. Ciò si relaziona fortemente con la scelta degli oli essenziali, che pertanto non dovranno essere in contrasto con il risultato che si vuole raggiungere. Se ci troviamo di fronte a una pelle secca, dopo il bagno la si potrà massaggiare con un olio vegetale (oliva, mandorle dolci,…) che sia in grado di nutrirla, proteggendola e rendendola elastica.
Una piccola nota: non applicare oli se si fa una sauna perché la sudorazione rappresenta un movimento di uscita che ovviamente non permette l’assorbimento; solo quando il corpo avrà smesso di sudare si potranno applicare gli oli.
Ricette per bagni:
- Bagno invernale per prevenire raffreddamenti e stimolare difese
– 3 gocce Ginepro
– 2 gocce Pepe
– 5 gocce Lavanda
- Bagno estivo rinfrescante e tonificante
– 3 gocce Menta Piperita
– 4 gocce Bergamotto
– 2 gocce Basilico
- Bagno mattutino tonico
– 5 gocce Rosmarino
– 5 gocce Ginepro
– 2 gocce Menta Piperita
- Bagno serale per favorire il sonno
– 2 gocce Camomilla
– 5 gocce Lavanda
– 2 gocce Neroli
- Bagno afrodisiaco
– 2 gocce Gelsomino
– 2 gocce Ylang ylang
– 8 gocce Sandalo
- Pediluvio per abbondante sudorazione
– 3 gocce Salvia
– 4 gocce Cipresso
– 3 gocce Lavanda
Bibliografia: Dott. Leonardo Paoluzzi, Phytos Olea, Morphema Editrice, 2013